Ai confini ed oltre
2024
Confini ed Oltre dal 2006, in
Trentino, intreccia percorsi che si muovono fra generi
musicali diversi, fra scrittura e improvvisazione, fra jazz,
rock, musica classica, elettronica con esiti di forte
carica innovativa e creativa.
Quest'anno il circuito di concerti si allarga
uscendo dal capoluogo. Abbiamo vinto un bando IMAIE e
saremo a Rovereto con "nuove produzioni discografiche dal
vivo" in aprile. Poi a Isera, Trento e in Valle dei Laghi,
fino a novembre con uno spazio privilegiato per la creatività
della generazione under 35.
La rassegna "Ai Confini ed Oltre" si può tenere grazie al
contributo della Fondazione Caritro
Sala Conferenze della Fondazione Caritro,
Piazza Rosmini 5, Rovereto
Sala Conferenze della Fondazione Caritro,
via Calepina 2, Trento
Sala Marangonerie, Castello del Buoncosiglio, via Bernardo
Clesio 5, Trento
Necessaria prenotazione con entrata gratuita (nome e telefono) a
info@sonataislands.com
Il posto verrà tenuto fino alle 20.30
10 aprile Sala
Conferenze della Fondazione Caritro, Rovereto -
ore 20.45
Arowave
Emilio Galante flauto / Stefano Greco aka Fana
electronics & samples
L'album Lightline di Arowave è uscito il 16 novembre 2023 per
New Model Label.
Il duo dall’organico ingannevolmente fragile costruito sul suono
apollineo del flauto trasfigura l’esile strumento monodico in
un’estasi dionisiaca, monumentale e inaudita. Fana rilegge con
vertiginoso live electronics i lavori scritti nell’ultimo
trentennio da Galante per flauti acustici mentre Galante reinventa
con l’improvvisazione i lavori elettronici di Fana. In mezzo un
omaggio incantato a Marco Tutino con le sue “Cose preziose”.
17 aprile Sala
Conferenze della Fondazione Caritro, Rovereto -
ore 20.45
MaNiDa - Foreṡìa
Martina Effy Bergonzoni voce, Niccolò Zanella
sassofono tenore, Matteo Padoin contrabbasso, Daniele Patton
batteria
Pubblicato dall'etichetta discografica norvegese AMP
Music & Records,Foreṡìa è un progetto di brani originali nati
dall'intenzione di rappresentare le emozioni più profonde
attraverso sonorità che propongono all'ascoltatore un viaggio di
fantasia tra diversi stati d' animo.
L'aspetto musicale è fortemente influenzato da quattro sorgenti:
il jazz moderno, la musica classica, il contrappunto e la
suite.
Questi aspetti, con caratteristiche differenti tra loro,
trovano coesione e complicità nelle composizioni, creando sonorità
sempre diverse.
Il nome dell'album, Foreṡìa, è tratto da un termine utilizzato in
zoologia; esso indica una forma di parassitismo che si osserva in
alcuni organismi, i quali si servono di altri organismi per farsi
trasportare. A questo concetto, i MaNiDa, nelle loro composizioni,
vogliono paragonare l'essere umano, il quale è costretto a vivere
in simbiosi con i propri stati emotivi che si servono di esso come
i parassiti, a volte convivendoci pacificamente, a volte
impadronendosene, facendo del corpo ospitante un burattino.
24 aprile
Sala Conferenze della Fondazione Caritro,
Rovereto - ore 20.45
10/5
Alessandro Bianchini vibrafono/
Lorenzo Simoni sax/ Marco Micheli contrabbasso/ Simone
Brilli | batteria
Disponibile su cd da venerdì 23 Giugno 2023, "10/5" il nuovo album
del vibrafonista e compositore Alessandro Bianchini, prodotto da
Lorenzo Vella, direttore dell'etichetta discografica Birdbox
Records in collaborazione con Nightingale Studios, sala di
incisione della stessa label.
Il disco è frutto di una ricerca che attraversa un percorso
musicale derivante da generi e stili diversi, rispecchiando la
formazione di Alessandro Bianchini: dall’accademismo tipico della
musica classica per giungere all’improvvisazione, attraverso le
sonorità del jazz più tradizionale.
Sono questi gli elementi, potremmo dire ''la cifra'', che hanno
caratterizzato in maniera indelebile l’estetica ed il linguaggio
musicale del vibrafonista, impreziositi anche da una ricerca
costante e minuziosa del dettaglio, che permette di identificare
le sue composizioni.
per l'International Jazz Day
30 aprile Sala
Conferenze della Fondazione Caritro, Rovereto-
ore 20.45
Marco Centasso Hidden Room
Marco Centasso, contrabbasso/ Alberto Collodel clarinetto basso/
Giovanni Mancuso piano/ Raul Catalano batteria.
La Parco della Musica Records pubblica “
Hidden
Rooms”, il disco d’esordio del contrabbassista Marco
Centasso, tutte composizioni originali che, come il titolo del
disco sottolinea, rivelano stanze nascoste, contenuti latenti e
inconsci del percorso del musicista e le numerose influenze che
ispirano il suo processo compositivo: cinema, fotografia,
filosofia, psicanalisi e autori come Oliver Sacks, Donna Haraway,
James Bridle. Tra composizione e improvvisazione, jazz e musica
contemporanea, suono e immagine, la musica di Marco Centasso è il
frutto di un rizoma di suggestioni che attingono da questi
interessi, dalle sue esperienze e dalla sua città: Venezia.
Diplomatosi in Contrabbasso Jazz, Marco ha sempre portato avanti
vari percorsi di ricerca e di esperienze, specializzandosi in
altri ambiti musicali e artistici. La sua città è sempre stata una
complice perfetta: la Biennale di Arte e Musica, i rapporti con il
Conservatorio di Venezia e l’Università Ca’ Foscari hanno concesso
a Marco di misurarsi al fianco di musicisti del calibro di Pauline
Oliveros, Evan Parker, Daniele Roccato e nell’attività
concertistica presso teatri, musei ed esibizioni estemporanee. I
progetti musicali che ha fondato in questi anni – il quintetto
RAME, che fonde musica jazz e testi italiani, e il trio Ophir, che
si spinge fino alle avanguardie del jazz sperimentale –
testimoniano l’impronta del suo stile nelle composizioni, nei
contenuti e anche nell’uso dell’immagine. Non solo musicista:
sulla scia della grande vitalità artistica della città e gli studi
di arti della stampa, Marco ha coltivato la passione della
fotografia e della stampa fotografica, aprendo una camera oscura,
presentando alcuni suoi progetti in mostre fotografiche.
Parallelamente ha mantenuto sempre un vivo interesse per gli studi
sociali, neurologici e psicologici. Ciascuno di questi elementi è
rintracciabile in ogni suo brano, che si fa quindi segno di uno
stile inconfondibile e portatore di messaggi, riflessioni e
quesiti che interrogano l’arte, la musica e la vita.
Il disco Hidden Rooms oltre ad aver avuto ottime recensioni a
livello nazionale tra cui: JAZZIT, Il
Manifesto, Mescalina, Il Resto del Carlino ha
inserito la mia figura di giovane compositore e
contrabbassista tra i primi dieci posti della Top Jazz Nuovi
Talenti 2022 della prestigiosa rivista Musica
Jazz, classifica pubblicata nel mese di gennaio della
rivista.